Nuova tecnica per riparare le lesioni cartilaginee al menisco



Approfondimenti medici - 09/12/2016

il risultato di uno studio svedese


Le lesioni al crociato anteriore e al menisco sono, anche se non gravi, comunque dolorose. Se Il paziente è un atleta professionista, una lesione di questo genere può voler dire perdere l’intera stagione sportiva. Di ragioni dietro alle lesioni alla cartilagine articolare ce ne possono essere davvero tante. Tra queste è possibile ricordare l’età, ma anche i traumi da sport e da lavoro.
Purtroppo, come dimostrano i dati raccolti di recente dall’Università di Copenaghen, queste lesioni si accumulano e la cartilagine non sembra avere la capacità di rigenerarsi. Il reumatologo Michael Kjaer si sta avvicinando a questo risultato con un nuovo materiale in grado di misurare l’esistenza di un processo di riparazione cartilaginea. Tutto questo è possibile controllando i livelli di un isotopo radioattivo come il carbonio-14.
A causa di anni e anni di esperimenti nucleari, i livelli di carbonio-14 hanno subito importanti variazioni nell’atmosfera. Esaminando la quantità di carbonio presente nella cartilagine, il Dottor Kjaer e il suo tema sperano di arrivare a misurare con precisione anche il tasso di crescita o di rigenerazione della stessa.
La sua ipotesi vede in primo piano il fatto che se la cartilagine è stata sostituita, i livelli di carbonio-14 nel collagene dovrebbero essere molto simili a quelli atmosferici. Se, invece, si parla di cartilagine non cresciuta o rigenerata, il livello di carbonio-14 sarà allineato con quello atmosferico al momento della crescita.
Il Dottor Kjaer ha studiato questo fenomeno in pazienti che hanno avuto problemi al ginocchio e si trovavano ad avere a che fare con lesioni anche molto importanti.
Dopo aver misurato i livelli di carbonio-14, il Dottor Kjaer e il suo team hanno scoperto che, nonostante il deterioramento, la cartilagine non si rigenera dopo aver raggiunto la maturità.


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