Scoperto gene che può aiutare il trattamento delle fratture



Approfondimenti medici - 20/06/2016

Una ricerca della University of California


È stato scoperto un gene che può aiutare il trattamento delle fratture? Secondo quanto riportato in uno studio effettuato da un’equipe di scienziati attiva presso la University of California la risposta è affermativa.

Per riempire i deficit di conoscenze relativi al funzionamento delle cellule staminali in sede di riparazione delle fratture, gli scienziati della University of California si sono messi al lavoro e sono arrivati a comprendere che il gene Sostdc1 è in grado di tenere sotto controllo l’attività delle cellule staminali in sede di riparazione delle fratture.

Secondo il testo del comunicato stampa ufficiale, diffuso lo scorso 1 giugno, il gene in questione ricopre un ruolo fondamentale durante il processo di auto rinnovamento e differenziazione delle cellule staminali. Lo studio in questione ha dimostrato che i topi privi di questo gene avevano una densità minerale ossea inferiore per quanto riguarda l’osso trasecolare, mentre presentavano ossa corticali decisamente più
spesse.

La squadra che ha lavorato a questa ricerca ha inoltre dimostrato che la soppressione del gene Sotsdc1 induce la popolazione di cellule staminali a crescere più rapidamente, espandendosi nel sito della frattura e contribuendo così al processo di guarigione.

Secondo la dottoressa Gaby Loots, una delle autrici dello studio, la ricerca fa in modo di evidenziare l’attività del gene in un nuovo contesto, cercando di capire il suo ruolo nel metabolismo e nella riparazione dello scheletro.

Studi futuri consentiranno di prevedere, sempre concentrandosi sul rapporto con la genetica, il comportamento delle cellule staminali in altre parti del corpo. Resta ancora da capire se le varianti del gene Sostdc1 negli esseri umani possono comportare un aumento della massa ossea corticale.


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