Stelo femorale: studio sulle conseguenze sulla densità minerale ossea



Approfondimenti medici - 15/01/2015

I risultati di uno studio britannico


I pazienti sottoposti a intervento d’impianto della protesi all’anca possono palesare conseguenze differenti sulla densità minerale ossea a seconda che lo stelo femorale utilizzato dal chirurgo sia in fibra SR71 di metallo-carbonio o totalmente in metallo.

Questo è il risultato generale di uno studio clinico congiunto irlandese e inglese, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine di The Journal of Bone and Joint Surgery.

I ricercaori hanno arruolato 60 pazienti, tutti sottoposti a intervento di protesi all’anca con stelo non cementato in fibra SR71 o con fusto in metallo. A tutti i soggetti facenti parte del campione era stata impiantata una testa femorale di 28 mm.

I pazienti arruolati nello studio sono stati monitorati dai ricercatori per 10 anni. Al follow up è stato possibile raccogliere i dati di 41 soggetti da ambo le coorti. In tutti i casi è stata misurata la densità minerale ossea.

Rispetto al basale è stato possibile riscontrare un aumento della densità minerale ossea in entrambe le coorti, in sede di esame distale è stato possibile osservare una tendenza inversa.

Nel caso di un paziente con stelo femorale in fibra SR71 si è registrata la necessità di revisione e una condizione di migrazione di un componente acetabolare, mentre è stato possibile osservare un riassorbimento osseo totale in un paziente con fusto femorale totalmente in metallo.


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